I Permessi per la Piscina quali sono? Ottima domanda!!! E' la classica domanda che ci viene rivolta sempre molto spesso in fase di trattativa per l'acquisto di una piscina interrata. Domanda non domanda in realtà. Mi spiego meglio. Quando in fase di trattativa si arriva a parlare di documenti per poter costruire una Piscina ne escono di cotte e di crude. La maggior parte dei clienti crede, purtroppo sbagliando, che ci sia una legge "uguale per tutti" in merito alla costruzione delle piscine. E, soprattutto, che sia così da Nord a Sud. NO! Abbiamo già parlato altre volte di questo argomento, ma rimane un punto importante e abbastanza oscuro. Il DPR 380/01 è una legge "guida" che ogni Regione, Provincia e a volte anche Comune, recepisce a modo suo. Fornisce delle linee guida ampie, anche molto. In Emilia-Romagna, noi conosciamo molto bene la situazione di Bologna e provincia, la piscina ( al di sotto degli 80 metri quadri di superficie) è da considerarsi come arredo urbano. Quindi soggetta alla CIL (Comunicazione inizio Lavori) che consente di iniziare i lavori subito dopo la presentazione della richiesta al comune. Salvo......diverse disposizioni. Esatto. Se vogliamo continuare a parlare della provincia di Bologna, le disposizioni possono essere anche molto diverse. Tutta la zona pedecollinare è infatti in continuo "movimento". Terreno a forte dissesto idrogeologico. Questo prevede l'intervento di un geologo, per una perizia e annessa relazione, ed un ingegnere strutturista per i calcoli relativi alle strutture in cemento. Per quello che riguarda le zone di pianura, alcuni comuni chiedono l'intervento del geologo per valutare le acque di falda e verificare che non vi siano problemi. Ci sono poi zone sottoposte a vincoli delle belle arti, in corrispondenza di palazzi storici, oppure zone di parco , come quella del parco dei gessi, o pre-parco.
In questo caso i tempi cambiano. Anche di parecchio. Il vincolo relativo alla paesaggistica ha , per esempio, un tacito assenso, significa che se entro un certo tempo l'ente non dice niente è tutto ok, di 4 mesi. Esatto. Io oggi presento la mia domanda e l'ente ha tempo 4 mesi per dirmi si o no. Per il dissesto idrogeologico , generalmente, il tempo di attesa del tacito assenso è di 2 mesi. Purtroppo ci vediamo costretti a dare sempre le medesime risposte: Chiedete in comune. Chiedete anche come privati cittadini, sono informazioni che DEVONO essere date. Chiedete sempre il nome di chi dice cosa, ed anche il perché. Per quello che riguarda soprattutto i dinieghi, ci deve essere sempre un riferimento ad una legge, un regolamento urbanistico, un'ordinanza del sindaco, qualche cosa insomma.Un comune della "bassa Bolognese", solo 3 anni fa aveva praticamente vietato le piscine per un RUE molto restrittivo. Ad oggi sembra che le cose siano cambiate e ci sia più spazio. Non esiste un "perché no." deve esserci una motivazione chiara e scritta. Per quello che riguarda le piscine fuori terra le cose sono più facili. Difficilmente , in questi anni, si sono visti dei dinieghi. Anche se in una zona di un comune in provincia di Bologna , zona con un palazzo storico, è stata vietata l'installazione anche di una fuori terra. Divieto arrivato dall'ente delle belle arti. Detto questo sapere quali sono I documenti per costruire una piscina è possibile. E' bene muoversi nel periodo invernale per avere 4/5 mesi di tempo per riuscire a "combinare" tutte le pratiche richieste dalla burocrazia e arrivare così all'estate successiva già pronti per fare il bagno!
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